Consacrata nel 1505, presenta un’aula principale rettangolare con travi a vista e un presbiterio poligonale con volta a traforo con elementi architettonici; davanti alla facciata si trova un portico sostenuto da pilastri in pietra. Sopra la facciata si trova una bifora campanaria del XVII secolo. La sacrestia è stata aggiunta in un secondo momento, presumibilmente nel corso del XVII secolo. Il portale d’ingresso in pietra è opera di Giovanni Antonio Pilacorte ed è datato 1515: su di esso sono scolpiti San Giorgio e il Drago, teste di cherubini e motivi floreali. La scritta in latino recita LIMINA COSURGUNT MERIT TIBI IMMANIA GEORGI (grandi spazi ti sono aperti grazie a San Giorgio). All’interno si trovano due altari dedicati a San Giorgio e a San Giovanni Battista. Dal 1700 la chiesetta è luogo di rogazioni, secondo tappe stabilite dalla tradizione: le croci delle varie chiese partecipanti (Rodeano, Coseano, Rive) venivano fatte toccare tra loro in segno di pace e fratellanza, come avviene ancora oggi a San Pietro in Carnia nel giorno dell’Ascensione.